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Agostino Fossati (1830-1904). La Spezia e il suo golfo nell’Ottocento. Mostra permanente alla Palazzina delle Arti

Venerdì 28 maggio 2021 la Palazzina delle Arti “L. R. Rosaia” ha riaperto con una mostra permanente dedicata all’opera di Agostino Fossati, offrendo ai visitatori l’occasione per ammirarne il cospicuo nucleo di dipinti e disegni presente nelle Civiche collezioni d’Arte, acquisito dall’Amministrazione nel 1922.
L’idea di questa mostra si colloca all’interno di un più generale progetto - intrapreso dall’attuale Amministrazione - che punta alla valorizzazione di quella parte del patrimonio artistico di proprietà civica che ad oggi non ha ancora ricevuto una stabile musealizzazione, di cui le opere di Fossati compongono certamente una delle raccolte più rilevanti e coerenti. Oltre all’indiscussa raffinatezza e qualità artistica della produzione di Fossati, se ne desidera ancora una volta ribadire la funzione di eccezionale testimonianza visiva delle trasformazioni che portarono l’abitato della Spezia ad essere moderna città cresciuta intorno al regio arsenale della marina militare (1862-1869). La sensibilità per i cambiamenti che in quei decenni cruciali a ridosso dell’Unità coinvolsero la conformazione della città natia e dei suoi dintorni è cifra distintiva di tutta l’opera di Fossati; le sue vedute fissano scorci di una Spezia che non c’è più e dalla quale si desidera ripartire per fare un bilancio di tutti quegli interventi urbanistici successivi che hanno dato forma alla città attuale; Agostino Fossati (1830-1904). La Spezia e il suo golfo nell’Ottocento vuole essere infatti solo una prima tappa di un lavoro più vasto che sarà intrapreso nei mesi a venire per offrire agli spezzini un compendio visivo dei cambiamenti urbanistici che attraverso il Novecento hanno portato alla creazione della Spezia contemporanea.

L’esposizione sarà visitabile da venerdì 28 maggio con ingresso gratuito e contingentato dalle 13.30 alle 18.00 e da sabato 29 maggio con il consueto orario di apertura del museo, da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.
 

 

 


Natura artificiale

Guardando a Still, still life, mostra che al CAMeC espone le nature morte contemporanee di collezione civica, la Palazzina delle Arti offre al pubblico cittadino la piccola personale di Cosimo Cimino, intitolata Natura artificiale, che raccoglie opere relativamente recenti, realizzate a partire dagli anni novanta ad oggi.  In uno spazio inusuale – quello ricavato dalle nicchie dalle grandi finestre del piano terra dell’edificio - le opere di Cimino sono allestite quasi come se fossero all’interno di una vetrina, ricreando degli insiemi tematici in qualche modo tutti riferibili al vasto ambito della natura morta e godibili dai passanti senza necessariamente accedere all’interno dell’edificio.

Il percorso di Cosimo Cimino, tra i fondatori nel 1968 della storica galleria Il Gabbiano - insieme a Fernando Andolcetti e Mauro Manfredi – è caratterizzato fin dagli esordi da una necessità instancabile di sperimentazione attraverso i generi artistici, le tecniche e i materiali più disparati, sempre guidato dalla ricerca del linguaggio più adeguato a restituire le incoerenze della società contemporanea, di cui egli è costante e attento osservatore.

Opere esposte: Arte da bere, bicchieri di plastica, frammenti di carta, supporto in metallo dorato; Prova a suonare il sole (1991). Rame, legno, piombo, cuoio, vetro. Fichi d’India (2003). Lattine su supporto in legno; I cappelli di Marinetti (2002). Cappelli maschili, rivestimento in lattina; Spettatori eccellenti (2007). Cravatte realizzate a collage di cartoncino e lattine; Taglia n 38 (1998). Scarpe femminili, rivestimento in lattine; Taglia n 39 (2000). Scarpe femminili, rivestimento in lattine; Geneticamente modificati, ma tutti cornuti (2004). Teca in legno, ovatta, collage di lattine.

La mostra sarà visibile dalla strada, senza accedere all'edificio in quanto allestita all'interno delle finestre del piano terra. Quindi sarà visibile 24 ore su 24.